TOUR TUNISIA 2022 I Tappa 2: Tunisi – Sfax

Prima di andare a letto.. Un breve briefing!

Sarà uno dei tanti in questi giorni di viaggio! Fondamentali per ricordare e chiarire il programma giornaliero. Fissiamo l’orario di partenza, sosta per rifornimento e luoghi da visitare. Oggi abbiamo una delle tappe più lunghe del tour 390 km, è una tappa di trasferimento per raggiungere prima possibile il territorio meridionale della Tunisia.

Abbiamo il primo approccio con il traffico tunisino! Ad occhio e croce, non esistono precedenze, gli STOP agli incroci sono solo ornamentali! Motori che sfrecciano a destra e a sinistra, spesso contromano! Siamo usciti dall’albergo nell’ora di punta! Vi lascio immaginare il caos! Stavo con gli occhi spalancati, Angela monitorava la parte posteriore della moto, io mi occupavo dei lati e di fronte .

Sosta per rifornimento! Il costo della benzina è di 2,400 Dinari pari circa a 80 centisimi in euro! Il prezzo della benzina e gasolio è uguale per tutti i distributori, non esiste concorrenza.

Siamo finalmente fuori dalla città, Imbocchiamo l’autostrada per raggiungere Hammamet, un cambio programma concordato con tutto il gruppo.

Arriviamo all’ingresso del centro storico, parcheggiamo le moto, si raggruppano i curiosi, qualcuno vuole già offrirsi come guida turistica, per accompagnare il gruppo in centro. Altri vogliono occuparsi di controllare le moto, mentre noi entriamo nella Medina. Non mi fido ancora, decido di rimanere con le moto, il resto del gruppo visita la città!

Affianco a me, un carrello che vende noccioline e sigarette di contrabbando. Ha anche sigarette originali col monopolio, costano qualche centesimo in più rispetto ai tabacchini ufficiali ! Comunque trascorro del tempo a chiacchierare con l’ambulante, si parla del più e del meno. Parla bene l’italiano, viene da noi nel periodo della raccolta dei pomodori o altre verdure o frutta.

Qui la paga è molto bassa! Siamo letteralmente poveri!

Esclama, tirando su le spalle e chinando il capo.

Vedo i ragazzi arrivare in fila, quasi tutti con una busta in mano! Insomma non sono riusciti a sfuggire alla determinazione dei commercianti Tunisini .

Siamo nuovamente in sella, riprendiamo l’autostrada, in ottime condizioni direi, abbastanza scorrevole, poche auto, è a pagamento!

Un’altra sosta, questa volta da programma, è El Jem. Una città che ha poco da vedere! Anzi una sola cosa, l’anfiteatro Romano, in ordine di grandezza è il quarto, ovviamente il primo è il Colosseo.

Thysdrus fu il nome più antico di El Jem e divenne una grande città grazie ai romani, che costruirono grandi e suntuosi edifici instaurando ricchi scambi commerciali. L’anfiteatro risale al I sec. d.c., fu intagliato nel tufo e fu probabilmente usato per spettacoli di gladiatori e corse di carri. Nel 1979 le rovine vennero dichiarate patrimonio dell’umanità.

Non potevamo quindi non fermarci! Anche perché era arrivata l’ora di pranzo. Era arrivata l’ora di instaurare un rapporto col cibo del luogo. Proprio di fronte all’anfiteatro, un piccolo ristorante, con piccola brace proponeva degli spiedini misti con contorno di insalata. Il titolare molto simpatico e disponibilissimo, rapidamente apparecchia per tutti, in meno di 3 min siamo tutti con le gambe, sotto il tavolo.

Il cibo non era male, particolarmente piccante, l’insalata un misto di pomodori, cetrioli, cipolla, peperone tutti a cubetti, gli spiedini pollo e pecora a go go!

Birra analcolica! In Tunisia non sono permesse bevande alcoliche o meglio solo negli hotel è consentito! Uno strappo alla regola per i turisti.

Però i tunisini, hanno trovato un escamotage! Vanno a bere nei bar degli hotel!

Situazione che ho riscontrato all’arrivo a Sfax! L’hotel, molto moderno e particolarmente pulito, ha un bar con una vasta scelta di super alcolici e birra “Celtia”, prodotta in Tunisia.

Ceniamo al ristorante dell’hotel, prezzo 40 Dinari (13 €)a testa a buffet, cibo di alto livello e tradizionale. Sono tutti stanchi, invocano il letto.

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