Categoria: TOUR SCOZIA | 2019

TOUR SCOZIA 2019 I GIORNO 17: Lago d’Orta (ITA) – Monopoli (ITA)

Io vivo a Bari o meglio in provincia. La mattina vedo un po’ di traffico sulla SS16.
Ma questa di oggi è terribile! Ma aMilano è sempre così?

Vedi già gli automobilisti che sono al lavoro con il telefono prima di arrivare in ufficio, ovviamente ciò comporta distrazione e rischi facilmente di fare degli incidenti. 
Nonostante tutto, riesco a uscirne fuori in poco tempo. Inizio a respirare un po’, quando imbocco l A1 direzione Bologna.
Oggi c’è poco da dire e da vedere. Questo tratto di autostrada lo conosciamo già.
I primi 600 km passano abbastanza sereni, non sono stanco, anzi, ne potrei farne altrettanto.
Quello che proprio non riesco a digerire è quel tratto di autostrada da Poggio Imperiale a Cerignola. Non so perché, ma non ce la faccio proprio, forse perché si inizia a percepire un po’ di stanchezza. Mi sarò fermato almeno 3 volte.
Al rientro di ogni viaggio passo il tempo a ricordare i momenti vissuti.
Purtroppo, in ogni viaggio colleziono almeno una caduta. Va messo in previsione se si affronta un percorso di 17 giorni sempre in moto.
Questa volta però, ho cercato di mantenere la concentrazione al massimo, forse dovuta anche alla guida inversa in Inghilterra e Scozia. Quindi, sia agli incroci, sia alle rotonde, ma anche nei sorpassi, stavo molto attento e prima di effettuare la manovra ci pensavo più volte. Ho comunque rischiato di fare un bello scontro con una mucca che passeggiava nella mia corsia, nel senso opposto. Entrambi, ne siamo usciti illesi. Lei continuava a brucare l’erba, io continuo la mia strada un po’ cacato sotto!
Ho un sacco di cose al mio rientro da fare, ossia mandare il drone in assistenza, ripulire tutta l’attrezzatura, pulire la moto e riprendere pian piano gli impegni lasciati in questi giorni.
Ho ancora due giorni di ferie, quindi sono a posto.
Ne approfitto a fare alcune conclusioni e riflessioni in merito a questo tour.
Bisogna migliorare alcune tecniche, nonché alcune cose relative all’equipaggiamento. Ascolto molto i consigli costruttivi degli altri, ma è comunque mio carattere e testardaggine provare tutto, perché vorrei trovare la soluzione secondo le mie esigenze. Non nego che alcune volte non arrivo a delle soluzioni e quindi ascolto i vari consigli.
Ho anche seguito per la prima volta la mappa su carta e devo dire che è bello, ma ha i suoi limiti. Penso che abbiamo la tecnologia nelle nostre mani e che ciò può migliorare la nostra vita, quindi perché non sfruttarla?! Leggo spesso commenti di chi elogia il modo di viaggiare utilizzando solo le cartine. Sono proprio curioso di vedere come riuscivano a uscirne fuori dalle tangenziali a Londra, Edimburgo e Parigi.
Io dalla cartina non ci ho capito niente. Fortunatamente c’è la Google Maps.
Anche intraprendere il viaggio improvvisando al momento è stata la mia prima esperienza. Mi capita di cambiare strada durante un viaggio, ma cerco sempre di ritornare nella traccia stabilità. Magari vedo una strada particolare e mi ci butto dentro. In questo caso però, cambiando giornalmente percorso, ho avuto modo di studiare giornalmente cosa vedere e quale strada percorrere.
È stato piacevole e divertente!
Sono arrivato a casa! Dopo una serie di abbracci e coccole con “Penelope”. ripeto un paio di volte la doccia, no perché puzzavo, ma semplicemente perché era la mia doccia e mi mancava. Stringo tra le mie braccia il divano come fosse una carrambata!
Ho invece trovato difficoltà con il letto, non riuscivo a prendere sonno. Sentivo che mi mancava qualcosa, come qualche sasso sotto la schiena, quella sensazione di chiuso della tenda. Di sentirmi troppo libero a differenza di quando stavo sigillato è bloccato dentro al sacco a pelo.
Mi ha aiutato la stanchezza a prendere sonno.
Stamattina, dopo aver fatto colazione, mi rinchiudo in garage, un altro luogo in cui amo stare. Mi dedico a tutti i servizi del caso, sistemare l’attrezzatura, pulire la moto e continuare le chiacchiere con quest’ultima. Stiamo già pensando al prossimo viaggio e ho una bella idea. Vi aggiornerò in itinere. Probabilmente a qualcuno di voi potrebbe interessare.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno viaggiato insieme a noi.
BuonaStrada a tutti! Alla prossima.


GIORNO 17 (FINE)
Lago d’orta (ITA) – Monopoli (ITA)
04 Settembre 2019
Km 1050
Carburante 79,34€
🛣️ Autostrada 70,50€


« di 2 »

TOUR SCOZIA 2019 I Tappa 16:Passo San Gottardo (SVI) – Lago d’Orta (ITA)

Stamattina il tft della moto segnava 5°C, non oso immaginare stanotte! Almeno 2° o addirittura 0°!È stato terribile! Un freddo boia! Nonostante tutto l’abbigliamento invernale, ho crepato! Il sacco a pelo non era per niente idoneo per queste temperature. Verso le 3:30, dopo vari tentativi, mi viene in mente di prendere il telo di emergenza riposto nel borsone dall’elefantentreffen 2017. Questo tentativo di salvataggio è fallito all’apertura della confezione, in quanto era tutto incollato e quando ho tentato di aprirlo si è strappato tutto 😭.
Come se non bastasse, dopo un po’ dovevo andare in bagno. Significava uscire dalla tenda, attraversare la strada ed andare in bagno a 50 m.
Non avevo la bottiglia dell’estatè! Per chi fa i treffen sa l’importanza di questo comune oggetto.
È inutile stare lì a perdere tempo devo uscire necessariamente. Apro la tenda e vedo uno spettacolo eccezionale, la nebbia non c’è più e c’è un cielo pluristellato. Non sento più il freddo. Faccio la pipì nel primo cespuglio che trovo, tanto non mi guarda nessuno. Chi vuoi che giri alle 4 del mattino su Passo San Gottardo. Rimango per qualche minuto a guardare il cielo e realizzo che domani sarà una fantastica giornata e che il tempo sarà clemente nei miei confronti.
Così è stato! C’è un bellissimo sole, anche se la temperatura era comunque bassa. Depongo tutta l’attrezzatura a suo posto e parto in direzione del San Gottardo. Collega da nord a sud la valle della Reuss e la valle Leventina. Prende il nome da San Gottardo di Hildesheim, un vescovo bavarese vissuto attorno all’anno Mille e beatificato cento anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1038. È uno dei più importanti valichi alpini a 2016 m.
Questo passo in realtà ha due strade; la caratteristica vecchia strada con ciottoli, detta la Tremola e quella, diciamo recente, la strada statale Svizzera 2.
Decido di percorrere la prima scendendo verso Valle e poi risalire nuovamente percorrendo la 2.
Arrivato nuovamente al valico vado a prendere un caffè che mi fanno pagare €4. Dico al titolare del baracchino, che è italiano : Ma tu lo pagheresti un caffè €4 a Domodossola?
Ride e mi dice :Eh ma qua c’è il lago, siamo sul Gottardo! Lo saluto bevendo la solita brodaglia e proseguo verso il Passo della furka, anche questo è uno dei più importanti passi svizzeri, È celebre immagine dell’hotel Belvedere posizionato in un tornante.
Scollinando a una quota di 2.436 m s.l.m., collega la valle di Orsera, nel canton Uri, alla valle lo di Goms, nell’alto Vallese.
Ed è il terzo Valico stradale svizzero.
Manca poco per raggiungere l’Italia, potrei prendere l’autostrada, invece decido di percorrere un’altra Passo, poco interessante rispetto agli ultimi due, ma comunque collega una valle Svizzera con quella italiana. Il passo sempione!
2.005 metri di altitudine in Svizzera, nel Canton Vallese, a pochi chilometri dal confine con la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola. È molto trafficato da tir, perché è un tratto di strada che unisce facilmente le due nazioni.
Ha comunque tutte le caratteristiche per essere una strada prevalentemente trafficata, quindi guarda Rail e ampiezza carreggiata abbastanza grande, tanto da consentire due tir a percorrere entrambi i sensi senza problemi. Il passo è bello, perché la maggior parte è costruito a ridosso della montagna creando dei semi tunnel.
Sono al confine, vedo insegne Italia.
Lo ammetto, questa volta mi è venuto un po’ il magone allo stomaco. Ho trascorso parte della strada, superando il confine, a leggere le insegne per passatempo: alimentari, la T di tabacchi, autocorrozzeria… Traforo del Sempione, come suona bene, traforo del Sempione… Poi vedevo gli anziani seduti davanti al portone di casa con la loro sedia pieghevole, e poi le buche! Le buche sulle strade, alcuni pezzi dissestata, lavori incompiuti. Ero a casa!
Cerco disperatamente un bar dove prendere finalmente un caffè.
Mi fermo al primo distributore utile, dico alla signora che sta al banco che ha una grande responsabilità, in quanto non prendo un caffè italiano da 16 giorni. Lei per non rischiare decide di prenderlo con me. E che era, champagne!
Sono a pochi chilometri dal lago d’orta, mi fermo lì questa notte a dormire. Il primo campeggio lo evito, in quanto era davvero orribile! Il secondo sono costretto a fermarmi, poiché ero stanco, ma anche questo peggio del primo. Le strutture sono poco curate, mancano di dettagli importanti come il prato, la pulizia e l’ordine. Vi dico soltanto che ii campeggio in cui mi sono fermato, alle mie spalle ha una ruspa arrugginita, buttata una barca mezza distrutta, materiale edile sparso in giro nel caos più totale al prezzo di €15, e va beh siamo nel lago!!
Non ha importanza devo fermarmi, perché nonostante oggi abbia fatto pochi km, sono particolarmente stanco e domani ho la giornata abbastanza impegnativa. Domani c’è il “tappone il ritorno”.


Giorno 16
Passo San Gottardo (SVI) – Lago d’Orta (ITA)

03 Settembre 2019
Km 378
Carburante 17 €
🏕️ Camping 15 €


« di 5 »

TOUR SCOZIA 2019 I Tappa 15:Foresta Nera (GER) – Passo San Gottardo (SVI)

Non è stato difficile trovare un’officina d’auto. Del resto, chi aprirebbe una officina di moto in mezzo alla foresta nera! Il capo officina mi procura tutto il necessario per svitare il dado del perno della ruota posteriore. Sistemo la catena con la speranza che sia l’ultima volta, almeno fino ad arrivare a casa, dove poi provvederò all’intera sostituzione della corona pignone e catena. Scendo verso sud della Germania proseguendo per la Foresta Nera, fino al confine con la Svizzera.
Evito di prendere anche oggi l’autostrada, anche se sinceramente avrei preferito prenderla, almeno fino arrivare nel cuore della Svizzera.
Stamattina in effetti è stato un po’ una rottura di palle attraversare le città e strade secondarie, ci ho messo un botto di tempo. Sarebbe stato meglio utilizzare questo tempo per i passi montani.
Ormai la frittata è fatta. Ho superato lo stress del traffico cittadino e sono alle porte del primo passo, Passo del Brunig. Peccato che il tempo non è dei migliori, pioggia e nebbia si alternano nel mio percorso. Sono costretto a fare il passo veramente a bassa velocità, quasi tutta di seconda e di terza. La visibilità, a causa della nebbia, è veramente scarsa. L’asfalto è viscido e con le gomme che mi ritrovo non è una buona idea spingere col Gass. Mi rendo conto che mi sto perdendo la bellezza di questo posto, perché purtroppo vedo tutto bianco. Effettuato il valico mi affretto a farne un altro, Passo del Susten.
Anche qui la situazione non cambia. Riesco a malapena a intravedere la strada figuriamoci panorami. Qualcosa cambia quando saliamo di quota e mi rendo conto della bellezza di questo posto. Ovviamente, oggi è lunedì, quindi di motociclisti ce ne stanno veramente pochi. Ho percorso tutto il passo letteralmente da solo. Vedo la nebbia a Valle dal punto in cui mi trovo adesso. Riesco a vedere tutto il panorama, ci troviamo sopra le nuvole!
Ho percorso vari passi prevalentemente italiani, quasi tutti quelli delle Dolomiti qualcosa nelle Alpi e qualcosa nel centro Italia. Nel 2016 avevo organizzato un tour sempre in solitaria chiamato “multipasso”. Sono partito dalla Puglia fino a raggiungere le Dolomiti e le Alpi, attraversando buona parte delle strade italiane più belle ed evitando l’autostrada. I passi di montagna sono quelli che preferisco di più, in quanto ti tengono lontano dal traffico cittadino, ma soprattutto sono i posti dove noi motociclisti vorremmo trascorrere più tempo possibile.
Sono le strade per gli amanti della guida sportiva, per quelli che vogliono farsi una semplice passeggiata e per quelli a cui piace il mototurismo. Sinceramente non vorrei fermarmi, però mi rendo conto che non mi sto godendo al 100% la strada, vorrei continuare a farne altri due. Sono già alle 17:30 e ha iniziato a piovere. Sicuramente la situazione che troverò in cima sarà peggio. Decido pertanto di fermarmi ai piedi del Passo San Gottardo. Trovo un campeggio, niente di che, ho visto decisamente di meglio, tra l’altro, ho anche pagato €16. Gli svizzeri non scherzano con i prezzi. Oggi mi hanno fatto pagare un caffè doppio ed un muffin €7,80 e come se non bastasse, a pranzo da Burger King, il solito menù con hamburger patatine e Coca l’ho pagato €17,90! Oh, l’euro qui non vale un c…. O loro non stanno bene con la testa! Basta! decido di non spendere più di €1 qua per mangiare.
Stasera mi cucino un risotto in busta da far bollire per 15 min. Il problema è che ho trascorso quasi un’ora, ho spostato il fornellino da un punto all’altro perché non riuscivo a far bollire l’acqua a causa del vento. Insomma, questo riso mi è costato tanto ti salute!
Ho già ordinato su Amazon un paravento per fornellino.
Domani si continua con altri passi già programmati per poi rientrare in territorio italiano!


GIORNO 15
Foresta Nera (GER) – Passo San Gottardo (SVI)

02 Settembre 2019
Km 410

Carburante 30 €
🏕️ Camping 16 €


« di 4 »

TOUR SCOZIA 2019 I Tappa 14:Pulvermaar (GER) – Foresta Nera (GER)

Per fortuna, notte senza temporale!Anzi, stamattina ho trovato tutto asciutto.

La prima cosa che decido di fare oggi è raggiungere il sud della Germania senza prendere un metro di autostrada.
Imposto la rotta con opzione “evita autostrada”, mi affido a Google Maps, metto il telefono in tasca, non voglio neanche vedere il percorso, ho l’interfono connesso col telefono, quando mi tocca svoltare mi avvisa la tipa.
Avrò percorso circa 240 in 4 ore! 😂🤦‍♂️
Mi ha fatto fare delle strade impossibili, ma belle! Ci mancava solo che entrassi nelle case delle persone!
Ho attraversato non so quanti paesini, boschi e campi! Insomma, una giornata fantastica, le strade che preferisco! Curve a buttare! Finalmente le gomme iniziano a funzionare anche nel battistrada laterale.
Raggiungo la Foresta Nera, una regione montuosa del sud-ovest della Germania, al confine con la Francia.
Il posto è incredibile, sono le strade dei motociclisti “tedeschen” .
Trascorro il resto della giornata qui. La zona è piena di campeggi e quando avrò finito di consumare benzina mi fermo nel primo disponibile.
Mi rendo conto che il percorso da fare è tanto, ci sono vari opzioni. Stamattina, ne ho fatto una parte, domani spero di riuscirne a fare altrettanto.
Domani vorrei dormire in Svizzera, più vicino possibile al confine di casa nostra.
Sono le 18! È arrivato il momento di fermarsi.
In questi giorni ho notato che i campeggiatori, nonostante abbiano tutti i confort che un camper offre, mangiano tutta roba confezionata. Io con un fornellino e un pentolino preparo certi piatti di pasta!


GIORNO 14
Pulvermaar (GER) – Foresta Nera (GER)

01 Settembre 2019
Km 340
Carburante 31 €
🏕️ Camping 13 €


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TOUR SCOZIA 2019 I Tappa 13: Rotterdam (OLA) – Pulvermaar (GER)


Oggi per la prima volta metto la sveglia alle 6. Se vado presto ad Amsterdam trovo poco traffico e soprattutto riesco a farmi una bella tappa, perché devo cercare di rientrare nel programma stabilito. Pertanto, in serata devo riuscire ad arrivare in Germania, non dico a sud, ma per lo meno raggiungere il centro. In campeggio dormono tutti, credo di averli svegliati quando ho messo in moto il multistrada.
Già in città e in autostrada noto poco traffico. Vorrei fare un appunto sulle autostrade olandesi, sono tutte completamente nuove e tenute benissimo dal punto di vista tecnologico e architettonico, sono veramente belle. Penso che l’Olanda abbia tratto beneficio dall’Unione Europea. Bene! Ha fatto un ottimo investimento nelle infrastrutture.
La mia guida viene distratta da qualcosa che non avevo mai visto in vita mia. Pensavo di avere le allucinazioni!
Ad un tratto, in autostrada, vedo attraversare un aereo, non in volo, era in terra. Mi rendo conto solo dopo che avevano costruito la pista di decollo e atterraggio sopra l’autostrada!
Qualcosa di spettacolare vedere un aereo di linea che ti passa sopra la testa mentre lo incroci prima del suo decollo.
In quel pezzo di autostrada c’erano tre ponti che erano le piste dell’aeroporto adiacente.
Di certo, le autostrade sono noiose e spesso anche faticose, ma stamattina mi sono veramente divertito a guidare qui.
Mi rendo conto di essere arrivato ad Amsterdam, quando un certo punto l’autostrada finisce quasi in città. Rimani già colpito dei grattacieli e Palazzi costruiti con forme particolari. Raggiungere il centro storico è stato abbastanza facile. Si nota la devastazione della sera prima, ci sono ancora delle bottiglie per terra e bicchieri in giro di cocktail. Non oso immaginare il caos che c’è stato qui la sera prima. La parte del centro è veramente bella, era proprio come me la immaginavo. Ovviamente mi fermo giusto per fare qualche foto. Sono le 8:30 e sono già fuori dalla città. È molto presto, quindi decido di iniziare a scendere verso sud.
So già dove andare. Avevo pianificato tutto ieri sera. Vado al nurburgring, proprio al circuito. Ho visto un campeggio lì vicino quindi potrei parcheggiare la moto montare la tenda e andare in autodromo.
Mi rendo conto di stare nel posto giusto dal numero di motociclisti che incrocio per strada, sto attraversando un parco. Una strada veramente bella, curve veloci e strette. Durante il rifornimento chiedo a un signore com’è la strada e lui mi fa capire che e loro posto in ogni weekend.
È la strada che tutti fanno per andare all’autodromo.
Purtroppo, però, è una di quelle strade dove molti ci lasciano la pelle.
Mi rendo conto di questo quando mi fermo per prendere un caffè in un bar, luogo di incontro di motociclisti, e vedo all’ingresso una parete con tanti quadri su cui vi erano articolo di giornale, foto e immagini di ragazzi dove la loro vita si era spenta lì.
Quando vedi quei quadri, in automatico rifletti , e ti porti l’immagine anche quando risali in moto. Paradossalmente ti aiuta a stare più calmo perché la strada non è un circuito.
Arrivo prestissimo, sono le 14! Vado direttamente al campeggio , alla reception impongono un minimo di due notti come pagamento dell’importo pari a €36. Ovviamente rifiuto l’offerta e vado avanti! Ritorno al circuito, parcheggio la moto al sicuro con blocca disco. All’interno della struttura sembra ci sia un evento dedicato con i simulatori di guida per videogiochi. Ci sono tanti ragazzi, ma soprattutto gli adulti perché nell’occasione ci sono auto da corsa esposte.
So che non è un problema con me, ho tutto il necessario per trascorrere la notte e mangiare ovunque voglia, ma devo trovare un campeggio perché ho alcuni problemi da risolvere. Lavare per l’ennesima volta le mutande, pulire la catena alla moto e fare la doccia.
Comunque non è stato difficile, se ne trovano tanti. Scelgo uno a caso a 23 km dalla mia posizione.
Compio tutte le azioni di rito e sono pronto per trascorrere la notte. Oggi è stata una bella giornata di sole. Ho sentito anche caldo, solo che durante la sera, mentre cucinavo ha iniziato a piovere!
Peccato l’acqua stava bollendo!
Ho dovuto mettere tutto al riparo e mangiare dei salumi con pane.
Mi stavo preoccupando, perché c’erano lampi e tuoni, li vedevo dalla tenda. Fortunatamente, adesso, mentre sto scrivendo sembra che abbia smesso. Quindi è arrivato il momento di mettersi a dormire.


Giorno 13
Rotterdam (OLA) – Pulvermaar (GER)

31 Agosto 2019
Km 439
Carburante 39 €
🏕️ Camping 10 €


« di 3 »

TOUR SCOZIA 2019 I Tappa 12: Canterbury (ENG) – Rotterdam (NL)

La tappa di ieri ha agevolato di parecchio la giornata di oggi. Ormai è deciso, transito dall’Olanda. È una nazione che manca nella mia lista e pertanto è l’occasione giusta.
Mi sono abituato così tanto al materassino nuovo che la mattina faccio fatica a svegliarmi.
In questi anni, ho trascurato l’equipaggiamento per il bivacco. Ho sempre dormito male e trascorso le giornate di viaggio abbastanza stanco.
Fare un buon investimento della tenda, materasso, cuscino e sacco a pelo è molto importante per i viaggi a lungo raggio e tanti giorni.
Sono molto carico stamane e non vedo l’ora di fare qualche km.
L’imbarco a Dover è abbastanza veloce. La nave mi stava aspettando. A saperlo prima, avrei preso la nave anche all’andata, piuttosto che l’Euro Tunnel, sia per costi, decisamente più bassi che per i servizi che trovi a bordo.
Arrivati in Francia, punto subito verso il Belgio. L’attraversamento è tutto via autostrada.
Supero anche quest’ultimo confine. Sono in Olanda! Potrei anche anche allungarmi in Germania, ma preferisco girarla un po’. Trovo su internet un campeggio in città a Rotterdam, la posizione è perfetta. Potrei piazzare la tenda, parcheggiare la moto al sicuro e fare un giro in centro.
Detto fatto!
Ora manca solo scontrarmi con un mio nemico!! La metropolitana! Non mi piace tanto, mi terrorizza il fatto di poter sbagliare linea 😂🤦‍♂️.
La metro di Rotterdam, tecnicamente avanzata, nonostante la sua grandezza, è semplicissima. È un po’ costosa ma è consigliatissima! Risparmi tempo e sbattimenti con i parcheggi.
Pago la tessera 15,50€, che dura 24 ore.
Faccio varie tappe, riesco a vedere abbastanza.
Dai tanti locali ne scelgo uno in particolare, il menu è in Italiano, l’insegna anche!
Sembra un locale “nostro”, con immagini della nostra patria sui muri, una lavagna con su scritto “il menu del giorno” e hanno come birra di punta la Peroni.
I camerieri non spiccicano una parola in italiano a parte il menu che leggono.
Apro una parentesi :nella confezione dei fusilli che ho mangiato in Scozia, c’era scritto made in Italy, nel barattolo del pesto “Pesto alla Genovese – Made in Italy”, però entrambi erano prodotti in Irlanda.
Questa cosa mi fatto letteralmente girare il “desmodromico”! Si fanno belli con la nostra cultura, le nostri tradizioni, i nostri prodotti.
Ritornando al ristorante… Faccio una bastardata di quelle uniche! Parlo solo ed esclusivamente in italiano e ordino la pizza con delle modifiche.
La cameriera cerca di aiutarsi puntato il dito nel menu, io insisto a modificarne una.
Va in panico totale 😂😂!
Vedo che va dal pizzaiolo, indica il mio tavolo e gli dice qualcosa.
Lui lascia la sua postazione e viene al mio tavolo.
È Campano 😂😂!lo capisco dall’accento. Che succede?? Mi dice.
Ciao, scusami ma non parlo inglese, ho visto tutto scritto in italiano pensavo fosse un ristorante italiano.
Qui di italiano ci sono solo io, la Peroni e tu !
😂😂😂
Risposta soddisfacente, ordino la pizza!
Era un po’ modificata ovviamente per avvicinarsi ai sapori del luogo, ma non era male.
Rientro al campeggio per programmare l’itinerario di domani.
Non posso stare più di un giorno in Olanda. Ho alcune strade da fare in Germania, ma soprattutto non vedo l’ora di fare i passi svizzeri.


GIORNO 12
Canterbury (ENG) – Rotterdam (NL)

30 Agosto 2019
Km 445
Carburante 40 €
🏕️ Camping 15,50 €
⛴️ Traghetto Dover – Calais 54 €


« di 2 »