TOUR MAROCCO I Tappa 8: Amerzgane – Marrakech

La N9 è un bellissimo passo ed è la strada principale che collega Marrakech col Marocco. Mi rendo conto che mi sto avvicinando alla parte più ricca del paese, poiché su una parte della strada che sto percorrendo ci sono dei lavori in corso. Infatti, stanno trasformando la strada in quattro corsie per velocizzare la viabilità verso Marrakech. Questo è già il primo segno che mi sto lasciando alle spalle il vero Marocco. Sento aria di modernità e pian piano sta svanendo quel senso di serenità che ho avuto in questi giorni. Durante il percorso mi incontro con un gruppo di ragazzi italiani che hanno appena iniziato il loro viaggio in Marocco stanno andando a sud. Trascorriamo una mezz’ora insieme, mi offrono un caffè e chiacchieriamo un po’ . Sono felice per loro perché so a cosa andranno incontro e soprattutto alle meraviglie che vedranno.
Arrivo a Marrakech nelle prime ore del pomeriggio. L’impatto non è dei migliori. C’è un caos impressionante che toglie il respiro. Ho anche la sensazione di non essere al sicuro essendo abituato all’ospitalità e alla disponibilità delle persone che ho incontrato in questi giorni. Infatti, qui questa sensazione svanisce. Mi trovo nel pieno centro e sono in difficoltà a trovare la Guesthouse che avevo prenotato da casa. Mi si affiancano due in motorino e già dalla loro faccia ho intravisto due tipi poco raccomndabili. Insistevano nel volermi aiutare e soprattutto di seguirli, nonostante non sapessero dove fosse il posto che cercavo. Tendono più volte di convincermi. Addirittura mi seguono per qualche centinaio di metri. Mi allontano dal posto e ritorno nella parte più moderna della città. Trovo un poliziotto che gentilmente contatta la proprietaria della struttura. Quest’ultima, mi da le indicazioni precise tramite WhatsApp e quindi riesco a raggiungere il posto. La cattiva notizia è che non aveva camere disponibili, poiché ero di un giorno d’anticipo. Nonostante tutto, mi fa parcheggiare la moto e mi accompagna nella sua struttura. Cerca di contattare altri b&b, ma anche questi non hanno nessuna camera disponibile. Contatto tramite WhatsApp il buon Marco e mi indica l’hotel dove lui aveva alloggiato durante il suo viaggio in Marocco. Per fortuna avevano un posto. Mi dirigo all’hotel e parcheggio la moto davanti all’ingresso. Di fianco la mia c’erano tre moto italiane tra cui una Multistrada identica la mia. Quella sensazione di insicurezza si ripresenta quando, mentre scaricavo la moto, un tipo losco apre il borsello da sella di una delle tre moto parcheggiate e stava letteralmente rubando il contenuto, davanti ai miei occhi. Io sono molto geloso delle mie moto come penso un po’ tutti noi, quindi in quel momento sentivo quel GS mio. Inizio ad urlargli contro. Il tipo, un po’ cagato sotto, ripone gli oggetti all’interno della borsa, la richiude e si allontana piano piano guardandomi male. Ero letteralmente incazzato come una iena che lo avrei menato pure. Avviso il tipo della reception di contattare immediatamente il proprietario della moto. Lui purtroppo non è in camera. Decido comunque di rimuovere la borsa e lasciarla alla reception. Metto la moto in sicurezza con bloccadisco e dopo una doccia veloce vado a visitare sto benedetto mercato. Appena entrato in piazza, vengo investito da suoni, profumi e colori. C’è di tutto! Cartomanti, artisti da strada, gente che chiede l’elemosina. Tutti ti vogliono vendere qualcosa. Ho trovato persino delle bilance per terra il quale pagando ti puoi pesare. Purtroppo, ci sono anche gli animali! Io odio gli zoo, circhi e tutto ciò che tiene prigioniero un animale. Vedere quelle scimmie legate al collo con una catena e usate come oggetto per delle foto con i turisti, mi rattrista. Trovi anche i serpenti, uccelli di ogni genere, usati come cornice di selfie. Non ho neanche voglia di fotografarli, anzi mi allontano per non vederli. Il mercato si espande nei vicoli del centro storico. È qualcosa di unico, un labirinto. È tutto un Bazar! Negozi di ogni tipo. Purtroppo questo mercato è diventato meta per i turisti solo per fotografarlo, infatti, i poveri mercanti stanno perennemente seduti davanti ai loro negozi e ti implorano di entrare per venderti qualcosa con la speranza di portare il guadagno a casa. In mezzo alla mischia s’intravedono facce che già riconosco! Sono i furbetti della folla che cercano di fregare qualche povero turista. Avrò percorso almeno cinque vie del mercato, ma credo che sia solo il 10% di tutto quello che c’è intorno. Decido di ritornare in albergo ed incontro i ragazzi italiani. Gli racconto l’accaduto di oggi pomeriggio e decidiamo di fare due passi insieme e chiacchierare un po’. Loro sono diretti a Merzouga. Vorrebbero fare l’esperienza con la passeggiata sul cammello e dormire in tenda nel deserto. Vorrebbero fare un’unica tirata da Marrakech fino giù. A mio parere è una follia! Sì perderanno la bellezza e la genuinità di quello che c’è durante il percorso.
Credo che la mia esperienza a Marrakech finisce qui. Domani ripartò nuovamente. Ho comunque un giorno libero, quindi ne approfitterò per visitare un altro posto non incluso nel mio itinerario. Durante i miei viaggi evito sempre le grandi città. È una scelta personale. Molti preferiscono visitare le città e monumenti. Io trascorro 330 giorni all’anno in città tra il traffico e lo stress quotidiano e non ho non ho per niente voglia di farlo durante i miei viaggi…É un modo per fuggire dalla quotidianità.


Giorno 8 – 26/04/17
Amerzgane  – Marrakech
Km 166
 Carburante: 17 €
 Hotel: 50 €

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