VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELL’ABRUZZO ORIENTALE15-20 AGOSTO 2016 DI MARCO MEDORO

GIORNO 1: VIAGGIO DI ANDATA

Dati generali:

  1. Autostrada: ovviamente NO!
  2. Carburante consumato: sui 35 euro (ho fatto benzina qua a Padova, ma già ne avevo un po’ in serbatoio)
  3. Km totali: 451.

Partenza ore 7.50 circa da Padova, casa mia, tempo sempre bello, caldo. Preparati i bagagli qualche giorno prima, compreso zaino da mare legato sulla moto! Anche questa volta il mio contakm ha deciso di non funzionare causa sempre quel maledetto rinvio; ma, questa volta, onde evitare di prendere multe dagli autovelox presenti lungo strada, ho installato sul mio telefono una app che mi rileva la velocità col GPS.

Avevo già programmato di fare tutta strada normale, vale a dire la Strada Adriatica (SS16), quindi mi incammino verso Ravenna, facendo prima la Romea SS319, poi piccola sosta ad un bar a Cervia, dove di solito, con i miei genitori ci fermiamo, caffè e pasticcino, e si riparte carichi!

Verso le 13.00 circa, sosta pranzo a Porto S. Elpidio, su un bar trovato strada facendo, poi dopo circa 40 minuti, riparto verso la mia meta.

Tutta una tirata fino in Abruzzo, a pochissimi km da Chieti, in cui mi autoscatto una foto per immortalare l’arrivo a destinazione! Alle ore 15.50 arrivo a casa dei miei parenti, per un totale di 8 ore secche di viaggio.

Arrivo, scarico le valigie, mi sistemo dentro casa e mi rilasso un po’, mi godo il paesaggio circostante, compreso uno splendido tramonto e mi programmo il giro del giorno seguente.

GIORNO 2: GIRO DELLA MAIELLA

Dati generali:

  1. Autostrada: ovviamente NO!
  2. Carburante consumato: 20 euro
  3. Km totali: 255.

In questo giorno mi ero fissato di voler fare un itinerario visto su internet in cui si costeggia la Maiella, ma, siccome non mi ritenevo soddisfatto di fare solo metà passo praticamente, decisi la sera prima di volerlo fare tutto!

Sveglia alle ore 8.00, colazione, partenza sulle 8.30/8.45 e parto con la mia avventuriera moto alla scoperta della Maiella. Verso le ore 11 faccio una piccola deviazione verso Passo Lanciano/La Majelletta, che si trova sui 2000 mt di quota, parcheggio e scatto qualche foto panoramica.

Tempo 10/15 minuti e riparto per continuare il giro del monte. Altra deviazione (consigliata da mia cugina che vive giù) a Roccacaramanico Terme, questo piccolo borghetto isolato, un posto molto tranquillo. Arrivo lì, mi faccio una piccola camminata per vedere come è fatto, e rimonto sulla moto. Continuando il giro, vista l’ora un po’ tarda di pranzo, decisi di fermarmi a Cansano, questa piccola cittadina vicino a Campo di Giove, nell’Aquilano, un panino e via di nuovo!

Strada facendo, mi fermo un attimo al Bosco di Sant’Antonio, questa prateria abbastanza vasta dove si può trascorrere la giornata di picnic con la famiglia o amici, circondato dal paesaggio abruzzese. Vado avanti e allungo la strada a Roccaraso, questa città abbastanza grande, più di quello che immaginavo, in cui mi sono fermato per bere uno “sgroppino” (come lo chiamiamo noi veneti un digestivo) e via per il viaggio “di ritorno”.

Finisco il giro della Maiella e rientro a casa in tardo pomeriggio.

Mentre ero a casa ospite, mi programmo il giorno dopo, puntando verso il mare questa volta, per farmi una giornata relax.

GIORNO 3: ROCCA CALASCIO

Dati generali:

  1. Autostrada: ovviamente NO!
  2. Carburante consumato: sui 15 euro
  3. Km totali: 140.

Il terzo giorno, in teoria, era programmato di andare al mare e il giorno seguente di rifare la montagna, ma viste le condizioni meteo non favorevoli per trascorrere una giornata in spiaggia, decisi di invertire le due giornate, andando a visitare Rocca Calascio (sempre tappa molto consigliata da visitare), questo castello diroccato sulla montagna, in cui si può godere un panorama mozzafiato e, in base al tempo a disposizione (visto che a pranzo ero dai parenti) visitare L’Aquila e/o altri paesi lì intorno!

Parto verso le 9.30 e mi avvio. La moto era in riserva (in teoria, visto che non segna quanto carburante ci sia, ma c’è solo la spia della riserva), visto che la spia lampeggiava e non rimaneva fissa; penso tra me e me <<visto che lampeggia, tiro avanti ancora un po’>>, ma dopo circa 40 km, sento la moto ingolfarsi. All’inizio ho pensato che stesse entrando in riserva, visto che tempo fa mi aveva fatto la stessa reazione, ma man mano che vado avanti sento che cede sempre di più fino a spegnersi. Da lì ho pensato <<che sia proprio finita completamente la benzina, oltre alla riserva?!>>; provo a riaccenderla tirando l’aria e riparte, vado avanti qualche km e rifà la stessa reazione di prima. Allora, in situazione di emergenza che ero, decisi di tornare un po’ indietro alla ricerca del distributore; lo trovai qualche km indietro, feci immediatamente benzina (30 euro) e riparto a tutto gas! Quindi, dopo aver perso circa mezz’ora buona per questo inconveniente, mi dirigo a Rocca Calascio, facendo una strada (dettata dal navigatore) un po’ insolita, in costa a due montagne, completamente deserta e larga quanto una macchina e una moto che ci passavano a pelo. Arrivo su e la strada per andare a visitare la Rocca è transennata con divieto di transito; quindi parcheggio la moto e attendo la navetta che portava su. Passano circa 20/25 minuti per l’arrivo della navetta; nel frattempo ho scambiato qualche parola con un altro motociclista presente lì, che anche lui faceva un giro per il centro d’Italia, proveniente da Forlì.

Andiamo su con la navetta e, in fretta e furia, cerco di raggiungere il castello, scatto più di qualche foto panoramica e torno giù. Rincaso quasi dopopranzo, mangio e mi riposo un po’.

GIORNO 4: PUNTA ADERCI

Dati generali:

  1. Autostrada: ovviamente NO!
  2. Carburante consumato: sui 15 euro (ho usato la  benzina del giorno prima)
  3. Km totali: 142.

Quarto giorno dedicato al relax, quindi punto al mare, sempre su un posto consigliatissimo dai miei parenti, in cui si può godere un mare stupendo in totale tranquillità.

Parto alla mattina presto, per prendere subito posto in spiaggia, verso Punta Aderci, questa spiaggia all’interno di una riserva naturale a circa 10 km da Vasto, ad un’ora abbondante da dove ero io. E, tanto per iniziare bene la giornata, la moto non parte con l’avviamento elettronico, causa probabilmente della tirata che le avevo dato il giorno prima tornando dalla Rocca. Allora, con la mia astuzia ingegnosa, visto che dove stavo era una strada tutta in discesa, l’ho sfruttata per fare “l’avviamento ad inerzia”, mettendo la seconda marcia, mollare la frizione e accelerare. Partita subito! Mi fiondo a questa spiaggia, indago su dove andarmi a posizionare e ci vado. Spiaggia di sassi e mare limpido, vicino alle rocce della Punta (vera e propria), mi approprio anche di una piccola grotta, visto che non avevo con me l’ombrellone e trascorro lì la mia giornata super rilassante!

Rincaso verso sera, cena, doccia, qulche chiacchera scambiata con mia cugina riguardo al posto e poi a letto.

Presi poi la decisione che il giorno dopo, visto che sabato mattina dovevo ripartire verso casa, me ne stavo tranquillo lì a casa a preparare le valigie e, al massimo, andavo a farmi un giro in centro a Chieti.

GIORNO 5: RIPOSO E CENTRO CHIETI

Come programmato, mi sveglio più tardi del solito (e anche del previsto), colazione e, pian pianino, inizio a preparare con grosso dispiacere la valigia (bauletto della moto), faccio benzina alla bestia e, visto che mi avanzava un po’ di tempo alla mattina, prendo la moto e sono andato a farmi un giro in centro a Chieti, in occasione del mercato settimanale, per fare anche qualche acquisto.

Chieti è questa bellissima città molto ben sviluppata su una collina, molto ben acculturata e bellissima da visitare e girare anche come passatempo. Questa città offre vari eventi anche nei comuni limitrofi, soprattutto in questo periodo, in cui ci sono varie “sagre” paesane in giro per il territorio e in occasione del periodo pasquale, soprattutto alla veglia del venerdì santo.

Non aggiungo altro, sennò vi rovino la sorpresa… Se volete vedere cosa si nasconde al venerdì santo, andate giù a vedere con i vostri occhi!

Al pomeriggio saluto gli altri parenti lì in zona, ceno e poi a letto presto, visto che la mattina seguente avevo programmato la partenza ad un’ora accettabile per non trovare tanto traffico in giro.

GIORNO 6: RITORNO A CASA

Dati generali:

  1. Autostrada: ovviamente NO!
  2. Carburante consumato: 36 euro
  3. Km totali: 451.

Partenza verso le ore 8.45, dopo aver fatto qualche acquisto alla mattina dal fornaio, ripercorrendo la stessa identica strada dell’andata. Trovo tutti semafori rossi e traffico sulla Statale Adriatica (SS16) da Pescara fino a Porto S. Elpidio circa, poi, fortunatamente, la strada si libera un po’ e il traffico diventa più scorrevole. Verso ora di pranzo, mi trovavo dalle parti di Fano, sempre lungo costa, mi fermo su un vicoletto di accesso alla spiaggia e mangio. Poi ripartito per altre 4 ore continue di viaggio che mi rimanevano per tornare a casa.

Arrivo a casa alle ore 16.45, quindi ben 8 ore di viaggio, stesso identico tempo dell’andata, incredibilmente!

 

TOTALE KM PERCORSI DI QUESTO TOUR: circa 1440 KM

 

Ovviamente, l’anno prossimo, in base al tempo a disposizione, cercherò a tutti i costi di fare un altro giro, con tappe già designate, e sarò qui a raccontarvi il tutto!

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